Il racconto popolare sotto una lente d'ingrandimento


Maschera xwexwé dei Kwakiutl

Il lago dei cigni di Pyotr Ilyich Tchaikovsky - 3

In alto maschera xwexwé dei Kwakiutl e popolazioni vicine-America del Nord, sulla costa del Pacifico, intorno all'estuario del Fraser, e al di là dello stretto di Georgia, sulla costa orientale dell'isola di Vancouver. All'epoca in cui gli etnologi(Curtis, seconda metà del 19° secolo) conobbero questa maschera si riferisce che essa era portata dai danzatori nei 'potlatch' -feste pagane, cerimonie- nel corso delle quali l'ospite distribuiva beni agli invitati, riuniti per convalidare, grazie alla loro presenza, il suo accesso a una nuova carica o il suo passaggio a un nuovo status. I danzatori che portavano tale maschera avevano una gorgera, il gonnellino, le gambiere e i bracciali, solitamente, in penne di cigno. Essi danzavano indicando il cielo col dito, per ricordare che i loro avi ne erano discesi.

I riscontri a livello etnologico

Da segnalare, a livello etnologico, la leggenda che addita in un cigno-donna, presso i Buriati(si dedicavano principalmente alla caccia, alla pesca, alla raccolta e a una agricoltura itinerante), popolazione altaico-mongola della Siberia, il capostipite di un gruppo umano. Secondo la leggenda, un cacciatore sposò un cigno che si era trasformato in donna, e ne ebbe undici figli e sei figlie. Il cigno, rivestendo il costume che aveva originariamente e che gli era stato nascosto dall'uomo, volò via attraverso il buco per fumo della tenda, prescrivendo agli uomini di compiere speciali cerimonie in suo onore in primavera, quando i cigni volano verso il nord, e in autunno, quando tornano presso i Buriati. Presso molti popoli siberiani esistono animali di famiglia , tra cui il cigno, dai quali il gruppo familiare pretende di discendere. Per queste famiglie sussiste l'obbligo di non uccidere il cigno o quella specie di cigno-antenato(Enciclopedia delle religioni Vallecchi, voce sciamanesimo di A. Di Nola). Da questi riporti etnologici si può affermare che il cigno nelle regioni della Russia è accostato ai cicli(ciclo della migrazione)e quindi al femminile, e che presso i Buriati non era un sogno il desiderio di prendere per moglie una fanciulla-cigno se si intendeva con ciò sposare una fanciulla appartenente a una famiglia che credeva di discendere dal cigno. La connessione del cigno con la donna o per meglio dire con una vergine mitica è attestato dalla credenza, presente per molto tempo nel bacino dello Iennesei, che il cigno avesse le regole come la donna(Roux J.P. Faune et Flore sacrèe dans les sociétés Altaiques). Odette e le sue fanciulle-cigno ricordano i movimenti migratori di tante specie di uccelli. Nella storia del libretto esse osservano un ciclo alternato giorno-notte durante il quale sono cigni di giorno e donne di notte.L'aspetto migratorio del cigno può essere associato al cambiamento delle stagioni, ma la relazione del cigno con le stagioni cambia a secondo della posizione della regione. I cigni inaugurano la stagione primaverile quando vanno al nord, e in questo caso possono essere miticamete associati ai cigni bianchi, al contrario inaugurano la stagione invernale quando vanno al sud, e in questo caso possono essere essere associati miticamente ai cigni neri. Ma questo simbolismo dei colori riceve altri significati a secondo del complesso delle associazioni tipiche di ogni cultura. Per esempio presso gli indios dell'America del nord il cigno bianco è associato alla sposa adultera e anche disarmonica, mentre il cigno nero è associato alla sposa fedele e anche armonica. Levi-Strauss(Mitologica 4 : L'uomo nudo)spiega questa associazione collegando il cigno nero o altro animale scuro al demiurgo buono 'Luna'(la luna associa in sè il bianco e il nero)e il cigno bianco o altro animale chiaro al demiurgo malvagio 'Sole'. Questi demiurghi erano fratelli, Luna costruisce un mondo pressocchè perfetto, Sole, non volendo essere da meno, lo imita e sfascia il paradiso terrestre costruito dal fratello.
Il racconto della fanciulla-cigno sta a cavallo tra l'esogamia matrilocale, molto diffuso tra le culture dei cacciatori-raccoglitori-pescatori, e l'esogamia patrilocale. Vigendo l'esogamia matrilocale i generi andavano a convivere con la famiglia della sposa. Il lavoro dei generi faceva progredire le famiglie numerose con figlie femmine. Ma anche la distribuzione dei figli maschi poteva servire a mantenere ottimi rapporti fra gruppi. Desiderando una fanciulla-cigno che fa il bagno nello stagno vicino casa si va contro questa consuetudine. Si può nascondere sotto questo desiderio il tentativo di una unione incestuosa o comunque fuori della norma. Acchiappando e nascondendo il velo o costume a una fanciulla-cigno la si costringe a rimanere in quel posto. Quindi non è più il genero che si sposta, ma la nuora. In un certo senso ci si ritrova in un quadro anti-eroico, nel senso che sembra, nel racconto, che al protagonista non vengano chieste imprese di sorta, ma solo conoscenze, a volte di tipo magico, e una certa posizione, tipo essere principe, iniziato di società segrete, sette, appartenente a caste.



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