PERCHE' LA FIABA APPASSIONA ANCORA


I fratelli Grimm

I Fratelli Grimm

Con l'avvento dell'epoca romantica che doveva portare ai sentimenti nazionalistici il "Pentamerone", un classico ineguagliato del "semiserio" viene un tantino tralasciato.
In Germania ai primi dell'ottocento, due fratelli inseparabili, Jacob Grimm(1785-1863) e Wilhelm Grimm(1786-1859)si accostarono al mondo delle fiabe e del racconto popolare proponendo nuove metodologie, con la consapevolezza che in quelle narrazioni si estrinsecasse la voce del popolo e quindi la voce di Dio. Essi furono i primi a intendere una raccolta di racconti popolari come un lavoro scientifico, proponendosi di rendere fedelmente, con la scrittura di quelli, la parola del popolo. Ed essi in effetti registrarono molte fiabe dalla viva voce di popolane e contadini, ma anche dalla voce di amici e familiari. Ma poi questi propositi si affievolirono e i fratelli Grimm intesero essere fedeli più allo spirito del popolo che alla sua manifestazione spontanea.Essi tradussero i racconti dai dialetti e le rinarrarono in base a una loro idea della semplicità popolare. Alla fine, pur raccogliendo varianti d'una stessa fiaba da narratori diversi, furono presi dalla considerazione che non era tanto importante registrare e catalogare le fiabe registrandone parola per parola e variante accanto a variante, ma piuttosto scegliere sulla base delle varianti il testo più probabile della fiaba originaria. Per comprendere questa considerazione bisognerebbe rivivere lo spirito "nazional-popolare" della loro epoca, epoca in cui in vari paesi d'Europa si cominciava a formare una coscienza patriottica, in specie rivivere l'atteggiamento della generazione tedesca che aveva vent'anni quando nella Germania entrarono le armate napoleoniche. Il lavoro di studiosi dei Grimm si fuse con il loro impegno patriottico portandoli nella direzione di una metodica riscoperta della letterattura antica germanica e di tutto ciò che prima della scrittura aveva tenuto il posto della letteratura: canti popolari, fiabe tramandate oralmente.
Il primo volume dei Kinder und Hausmarchen(letteralmente Fiabe per bambini e famiglie) fu pubblicato nel 1812 e il secondo volume nel 1815. I due volumi ebbero sette edizioni durante la vita dei Grimm. Wilhelm Grimm scrisse un terzo volume, di commento alle fiabe nel 1822. Per Wilhelm le fiabe derivavano dai grandi temi epici della mitologia germanica.
Il folklore, cioè lo studio delle tradizioni etniche, era una scienza appena nata, e il libro dei Grimm apri' la strada a una branca di questa scienza, la novellistica popolare comparata. Migliaia di ricercatori illustri o più o meno oscuri seguirono l'esempio dei Grimm e registrarono i racconti della tradizione orale dei loro paesi, nelle lingue e nei dialetti d'Europa. In seguito queste ricerche si estesero a tutto il mondo. Fra coloro che si dedicarono a questa raccolta delle tradizioni orali ci furono molti italiani e fra di loro spicca il siciliano Giuseppe Pitrè. Questo studioso siciliano, di cui si tratta dettagliatamente più giù, fu invece coerente nella registrazione, catalogazione delle tradizioni popolari. Eglì, seguendo un metodo per conservarne il maggior numero possibile, preferì rispettare tutte le varianti e le loro differenze e riportarle tutte dandone il luogo dove erano stati raccolti e il nome della persona da cui erano stati tratti. Mentre i Grimm avevano preferito scegliere una sola fiaba tra le simili.


Dello stesso argomento:

"Gianfrancesco Straparola e Giovanbattista Basile"

"I fratelli Grimm "

"Giuseppe Pitrè"

"Le fiabe, i racconti popolari come testimonianza del rapporto natura-cultura nella storia"


Vendita libri letti una volta su Vinted

Lettera A Lettera B-Be Lettera Bi-Bz Lettera C1 Lettera C2 A.Camilleri Casati Modignani Lettera D-E Lettera F Lettera G-Gi Lettera Gl-Gz Lettera H-I-J Lettera K-Le Lettera Lf-LZ Lettera M-Me LetteraMi-Mz Lettere N-O Lettera P Lettera Q-R Lettera S-Sl LetteraSm-Sz Lettera T Lettera U-V Lett.da W a Z AA.VV. Dizionari Guide Lista libri