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9 agosto 2017
Esattamente non si sa come siano andate le cose. Pare che Isaac Makwal, atleta velocista del Botswana, un paese del Sud dell'Africa, confinante a sud con lo stato del Sudafrica, abbia comunicato che non si sentiva bene in occasione delle batterie dei 200 metri del 7 agosto. Era nella stessa batteria in cui correva l'italiano Tortu, che probabilmente grazie all'assenza dell'atleta africano giungeva terzo e si qualificava per le semifinali. Makwala nei 200 metri ha un primato di 19 secondi e 77 sentesimi. I commentatori della TV avevano interpretato quell'assenza come una rinuncia motivata dalla scelta tecnica di diminuire lo sforzo fisico per spendere di più nella finale dei 400 metri cui Makwala si era qualificato vincendo una delle tre semifinali il giorno prima.
Invece giorno 8 agosto si diffonde la voce che tra gli atleti a Londra sono stati riscontrati casi di gastroenterite. Poi arriva la notizia che Makwala è stato escluso dalla finale dei 400 metri. Impedito a parteciparvi, ma non dalla IaaF(l'organizzazione mondiale di atletica leggera), ma da un funzionario del ministero inglese della salute.
E' successo che la delegazione del Botswana abbia giustificato l'assenza di Mokwala dalla batterie dei 200 metri per una indisposizione di stomaco? Oppure da intossicazione alimentare? Il fatto è che altri atleti hanno dichiarato forfait in qualche gara, ed inoltre perfino la delegazione italiana ha lasciato l'albergo in cui era ospitata, albergo in cui si trovava pure la delegazione del Botswana. Prababilmente non è stato fatto nessun test sulle feci degli atleti, ma dai sintomi del malessere il ministero della salute britannica, nel dubbio, ha supposto che causa del contaggio e del malessere fosse un virus(i giornali parlano del virus coronavirus). Quindi niente finale dei 400 metri per Makwala, che si sentiva bene e che si era presentato all'ingresso dello stadio per partecipare alla gara. Il suo ragionamento filava: era vero che si era sentito male il 7 agosto, ma che si sentiva bene per affronatare la finale, inoltre il suo stato di salute non era mai stato riscontarto da alcuna visita medica.
Ma quali erano veramente i rischi degli atleti e delle persone che avessero avuti rapporti anche con una stretta di mano con l'atleta Makwala? Pare che la saliva, quelle bollicine di saliva che involontariamente si possono scambiare delle persone che parlano fra di loro, non possa causare il passaggio del virus. Allora il ministero della salute inglese probabilmente ha pensato al pericolo delle strette di mano che Makwala avrebbe potuto elargire ad atleti di altre nazioni ed anche alle autorità che lo avessero premiato, nel caso di un suo piazzamento fra i primi tre? Oppure il ministero della salute inglese ha pure pensato che eventuali scorregge di Makwala avessero potuto diffondere nell'aria il germe malefico della grastroenterite?
Stando così le cose, se si va avanti con questi metodi, la prossima volta il ministero della salute, di un qualsiasi paese organizzatore di qualche manifestazione sportiva, potrebbe escludere dalle gare l'atleta che ha preso un raffredore, l'atleta che starnutisce più di tre volte ecc. ecc.
Questo tipo di precauzione del ministero della salute britannica è stato davvero esagerato e l'atleta del Botswana poteva essere ammesso alla gara con qualche precauzione. Comunque questo andazzo la dice lunga sul perché della brexit o meglio del rifiuto dei migranti da parte dei britannici. Si può immaginare cosa potrebbero fare gli inglesi se le loro coste fossero molto vicine a quelle della Libia: per respingere i migranti tutte le scuse sarebbero buone.