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Mina:
Il canto è un grido, un ululato a gola aperta. Sfiora
      e urta e sfonda e spacca e libera e imprigiona(Dizionario Zingarelli).
Cantare è la cosa più facile del mondo, si sa. Fa bene al
cuore e all'equilibrio psichico. Urlare ancora di più, in alcuni casi
(Vanity Fair, 2009).

Quanto si addice il canto ai personaggi che il cosplayer
        imita, fa suo e interpreta. Per la cultura giapponese, che ha prodotto
        tantissimi personaggi
        anime e manga dei cartoni animati, l'abbinamento con la musica, la sigla
        musicale, la colonna sonora... è stato una delle molle che hanno
        determinato il successo tra i giovani di tutto il mondo di questi personaggi
        fantastici. Perché il canto, una narrazione cantata, anima, produce
        delle sensazioni che attraggono irresistibilmente e conducono interpreti
        e ascoltatori in un'atmosfera surreale. Questo concedersi al canto e
        alla fruizione dello spettacolo di musica e canto ci immette in un'aura
        favolistica, senza tempo e senza storia. In
        un'altro articolo scrivo come il canto sia nato religioso. Nelle culture cosidette primitive si
        credeva che il canto avesse la forza magica per destare l'interesse dei
        numi, per placarli, per chiedere loro dei favori, una buona stagione,
        la buona caccia, delle messi abbondanti. I testi religiosi più antichi,
        dai Veda (testo sacro indiano del secondo millennio a.C.) alla Torah(Pentateuco
        della Bibbia), divengono religiosamente insignificanti nel momento in
        cui si leggono, mentre si rivelano nella loro funzione autentica nel
        momento in cui sono cantati secondo norme salmodiche e ritmo-musicali.
        Ma anche i poemi di Omero e tutte le altre composizioni poetiche greche
        e latine venivano decantate secondo dei ritmi di carattere metrico. Per
        lo scrivente è appunto questo legame profondo del canto con i
        bisogni più profondi dell'uomo (inteso come ente informato da
        un linguaggio acculturante) a rendere questa manifestazione tipica del
        mondo animale(tutti gli animali, di cui fa parte l'uomo, producono dei
        suoni, dei rumori per comunicare) molto attrattiva. 
        Beati i bambini che sono stati indotti dai genitori o dai loro maestri
        a sondare le loro capacità musicali, la loro capacità di
        cantare seguendo una base musicale. Se siete cosplayer col dono della
        intonazione spontanea o comunque di una intonazione ricercata attraverso
        applicazione e controllo(i primi sono dei superdotati, vicini a Mozart,
        i secondi stanno nella norma), allora dovete cantare per esibire il meglio
        di voi stessi. I pregi bisogna esprimerli, metterli in evidenza; i difetti è meglio
        nasconderli. Ritenete di essere stonati? Forse non vi applicate, non
        vi concentrate. Di recente uno studio pubblicato su Focus indica che gli stonati irrimediabili sono solo il 10 per cento della popolazione.
        Si consideri inoltre che la voce di ognuno di noi è unica. Per
        quanto si voglia imitare qualche cantante ognuno di noi canta con la
        propria voce che è unica. Affinchè ognuno possa esprimere,
        esibire la propria voce e quindi la sua unicità abbiamo preparato
        qualche decina di video dove sono riproposte delle famossime canzoni del
        mondo dei cartoni, con musica e parole. Di alcune canzoni, Devilman e
        Mazinga Z, lo scrivente ha eseguito pure una interpretazione vocale.
  La musica è tratta da file midi. 
Cuore è una serie anime del 1981 basata sul romanzo Cuore di Edmondo De
Amicis. In Italia la serie viene trasmessa per la prima volta nel 1982 su Rete
4. La sigla italiana “Il libro cuore” è stata scritta da Riccardo
Zara ed è cantata da I Cavalieri del Re.
Il testo della canzone:
(bambini che corrono e giocano)
Ricordo ancora il primo giorno a scuola
le mie matite i pennarelli blu
che lontano quel tempo come vola
verdi giorni che non tornan piu'
Quanti giorni su quei neri banchi
quanti sogni, non ricordo piu'
ma un pensiero assopito si fa avanti
e' quel libro che leggi ora tu
Il tamburino sardo
corre senza aver paura
alto tiene il suo stendardo
messaggero di ventura
Va, parte il bastimento
Genova e' ormai lontana
Marco va nel nuovo mondo
terra sudamericana
Oh, caro vecchio libro Cuore con la tua semplicita'
continui a far sognare i ragazzi d'ogni eta'
mio vecchio libro Cuore mai nel tempo scordero'
le pagine d'amore forse fuori moda un po'
ma ieri ho visto il mio ragazzo che
toglieva un po' di polvere da te
(bambini che corrono e giocano)
In castigo dietro alla lavagna
quante macchie con l'inchiostro blu
Con la mente che naviga e sogna
su quel libro che leggi ora tu
Lo scrivano fiorentino
nel profondo della notte
scrive sotto il lumicino
cento e mille e piu' fascette
La vedetta in alto sale
grande premio al suo valore
fiori getta l'ufficiale
copre tutto un tricolore
Oh, caro vecchio libro Cuore con la tua semplicita'
continui a far sognare i ragazzi d'ogni eta'
mio vecchio libro Cuore mai nel tempo scordero'
le pagine d'amore forse fuori moda un po'
ma ieri ho visto il mio ragazzo che
toglieva un po' di polvere da te
ma ieri ho visto il mio ragazzo che
toglieva un po' di polvere da te