MUSICA M.I.D.I. MITI RACCONTI POPOLARI E VARIA ATTUALITA'

La canzone napoletana esprime in maniera appassionata il sentimento amoroso, ma canta pure le bellezze naturali di Napoli, l'attaccamento alla terra degli emigranti. Spesso il canto è accorato ed elegiaco per via di un amore contrastato, o di un amore non ricambiato, o di un amore che finisce. Spesso l'amore finisce per colpa della donna amata, a volte considerata malafemmina, nel senso che mette da parte l'amore per qualcosa di più concreto(buon partito). Se l'amore finisce, spesso l'amante rifiutato corre col pensiero alla madre.Spesso l'amore corrisposto viene intensamente manifestato creando connessioni e allegorie con le bellezze di Napoli, il sole, il mare e le coste, i rioni, le vedute, il Vesuvio. L'amore per la donna amata è esaltato dalle bellezze naturali in cui viene manifestato. La canzone napoletana, sviluppatasi intorno al 1400 fra le classi popolari, di lavoratori e piccoli bottegai e artigiani, ebbe ben presto successo anche nelle classi colte. La canzone napoletana si innestò appieno, ma non solo, nel genere delle serenate. Composizioni musicali popolari che gli annamorati cantavano o facevano cantare sotto il balcone delle ragazze da marito. La canzone napoletana classica, nacque molto prima, ma nel 1839 nella festa popolare di Piedigrotta a Napoli ebbe iniziò un concorso canoro annuale della canzone napoletana. Vinse allora 'Te voglio benne assaje'. Il festival di Piedigrotta ebbe il suo massimo splendore tra il 1890 e il 1910, ai tempi in cui poeti come Libero Bovio e Salvatore Di Giacomo scrivevano versi per la canzone napoletana.