Carissimi, Giacomo(1605-1674)
Il canto di Giacomo Carissimi ha della grazia, vi si nota soprattutto un'espressione vera e spirituale, sostenuta da un'armonia che, senza essere sapiente come quella dei maestri dell'antica scuola romana, è molto pura. La sua musica è, alla luce di ogni evidenza, il prototipo della musica moderna. Perfezionata dai suoi allievi Bassani, Cesti e Bononcini, e soprattutto da Alessandro Scarlatti.
Vittoria, mio core
Vittoria mia core
Testo:
Vittoria, vittoria, mio core!
Non lagrimar più,
È sciolta d’Amore
La vil servitù.
Già l’empia a’ tuoi danni
Fra stuolo di sguardi,
Con vezzi bugiardi
Dispose gl’inganni;
Le frode, gli affanni
Non hanno più loco,
Del crudo suo foco
È spento l’ardore!
Da luci ridenti
Non esce più strale,
Che piaga mortale
Nel petto m’avventi:
Nel duol, ne’ tormenti
Io più non mi sfaccio
È rotto ogni laccio,
Sparito il timore!
Mesto in sen d'un antro ombroso
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Ferma, lascia ch'io parli(Lamento di Maria Stuarda) per soprano by J.C.Templeur
Barocco 1 Barocco 2 Barocco 3 Barocco 4 Barocco 5 N. Porpora M.A.Cesti
A.Stradella A. Scarlatti F. Durante G.B. Pergolesi G. Carissimi A. Caldara A. Vivaldi J. S. Bach G. Bononcini J. A. Hasse G. F. Heandel