Nemorino, il giorno delle nozze, chiede
a Dulcamara una seconda bottiglia di elisir e per pagarla si arruola
nell'esercito di Belcore. Belcore così ottiene di allontanare
il suo rivale. Nemorino si lusinga intanto d'essere corteggiato
da tutte le ragazze del paese. Attribuisce all'Elisir questa novità ,
senza sapere che suo zio è morto e lo ha lasciato erede di una
fortuna. Notizia che Giannetta diffonde fra le villanelle, che tosto
cominciano a corteggiare Nemorino. Dulcamara racconta ad
Adina di aver venduto a Nemorino l'elisir e lei capisce di essere da
lui amata. Nemorino gioisce quando si accorge di una lacrima negli occhi
di Adina, che gli rivela che anche la ragazza lo ama (Una furtiva
lagrima). Adina comincia ad amarlo, ora che s'è fatto
soldato per lei, e ricompra da Belcore l'atto d'arruolamento. Lo consegna
a Nemorino, dichiarando il proprio amore(Il mio rigor dimentica).
Dulcamara se ne va trionfante per il successo del suo elisir (Ei
corregge ogni
difetto).
Personaggi
Adina, ricca e capricciosa fittaiuola (soprano) Nemorino, coltivatore, giovane semplice, innamorato di Adina (tenore) Belcore, sergente di guarnigione nel villaggio (baritono) Dottor Dulcamara, medico ambulante (basso buffo) Giannetta, villanella (soprano)
Cori e comparse: villani e villanelle, soldati e suonatori del reggimento,
un notaio, due servitori, un moro
Quanto amore! Ed io spietata
Quanto amore! Ed io spietata.(Adina e Dulcamara) da tiscali/musicamiaAdina: Quanto amore! Ed io spietata Tormentai
si' nobil cor! Dulcamara:
Essa pure e' innamorata. Adina:
Spietata! Dulcamara:
Ha bisogno del liquor. Adina: Spietata!
Dunque adesso e' Nemorino in amor si' fortunato? Dulcamara:
Tutto il sesso femminino
e' pel giovane impazzato. Adina:
Ah! E qual donna e' a lui gradita? Qual fra tante e' preferita? Dulcamara:
Egli e' il gallo della Checca; tutte segue, tutte becca. Adina:
Ed io sola, sconsigliata... Dulcamara:
Essa pure e' innamorata. Adina:
....possedea si' nobil cor! Dulcamara: Ha bisogno del liquor. Bella Adina! Qua un momento, piu' d'appresso,
su la testa.
Tu sei cotta, io l'argomentoa quell'aria afflitta e mesta Se tu vuoi.... Adina:
S'io vo'? Che cosa? Dulcamara: su la testa, su la testa, schizzinosa! Se tu vuoi ci ho la ricettache
il tuo mal guarir potra'. Adina:
Ah! dottor, sara' perfetta ma per me virtu' non ha. Dulcamara:
Vuoi vederti mille amanti spasimar, languire al piede? Adina:
Non saprei che far di tanti il mio cor un sol ne chiede. Dulcamara:
Render vuoi gelose, pazze, donne, vedove, ragazze? Adina:
Non mi alletta non mi piace di turbar altrui la pace. Dulcamara:
Conquistar vorresti un ricco? Adina:
di ricchezze non mi picco. Dulcamara:
Un contino, un marchesino?
Adina:
No, non vo che Nemorino. Dulcamara:
Prendi su la mia ricetta... Adina:
Ah! dottor, sara' perfetta... Dulcamara:
Che l'effetto ti fara'. Adina:
....ma per me virtu' non ha.
no, no, non ha. Dulcamara:
Prendi su la mia ricettache l'effetto ti fara'.Sciagurata! e avresti coredi negare il suo valore? Adina:
Io rispetto l'elisirema per me ve n'ha un maggiore.
Nemorin, lasciata ogni altra,
tutto mio, sol mio sara'. Dulcamara:
Ahi! dottore, e' troppo scaltra: piu' di te costei ne sa. Adina:
Una tenera occhiatina,
un sorriso, una carezza,
vincer puo' chi piu' si ostina,
ammollir chi piu' ci sprezza.
Ne ho veduti tanti e tanti,
presi, cotti, spasimanti,
che nemmanco Nemorinonon potra' da me fuggir, no.
La ricetta e' il mio visino,
in questi occhi e' l'elisir. Dulcamara:
Ah! lo vedo, bricconcella,
ne sai piu' dell'arte mia.
bricconcella! Bricconcella!
Si', lo vedo, bricconcella,
questa bocca cosi' bella e' d'amor la spezieria:
si', hai lambicco ed hai fornello,
bricconcella!
Si', lo vedo bricconcella ne sai piu' dell'arte mia. Adina:
Ah! dottore! Dulcamara:
Questa bocca cosi' bellae' d'amor la spezieria. Adina:
Ah! dottore. Dulcamara:
Hai lambicco ed hai fornello caldo piu' d'un Mongibello.... Adina:
La ricetta e' il mio visino,
in quest'occhi e' l'elisir.
Una tenera occhiatina ecc.... Dulcamara:
Si', briccona.
Ah! lo vedo, bricconcella, ecc....Ah! vorrei cambiar coi tuoi i mei vasi d'elisir.